“LA FILOSOFIA CHE NON TI ASPETTI”

“LA FILOSOFIA CHE NON TI ASPETTI”

  • “LA FILOSOFIA CHE NON TI ASPETTI”

La filosofia, si sa, gode di pessima fama: astratta, complessa, noiosa, inutile e via dicendo.

Il corso si propone di ribaltare questa visione, considerando comuni questioni quotidiane in chiave filosofica. Indagheremo insieme le strutture che reggono la quotidianità e l’esistenza, per renderci un po’ più padroni di noi stessi.

Faremo ciò esaltando il lato pratico della filosofia, addentandoci nelle sue branche: filosofia morale, filosofia estetica, filosofia della scienza, filosofia del linguaggio, e molte altre. Scopriremo quindi, ad esempio, il significato di concetti come: azione buona e immorale, bello oggettivo e gusto personale, verità scientifica e opinione, ben argomentato e retorico, e molti altri. Alla base di ciò ci sarà la progressiva acquisizione dell’atteggiamento filosofico: l’istinto, l’attitudine, che ci spinge alla ricerca. Il tutto partendo da esempi di vita quotidiana: non temete, siete già filosofi e forse ancora non lo sapete.

METODO DIDATTICO: discussione d’aula.

Crediamo nel coinvolgimento, nell’adrenalina dell’alzata di mano, nel formular e correggersi al momento, nell’ostinatezza di una credenza, nel sollievo dell’accordo, nel sorriso dopo una lotta, nella ripensamento e ripresa fisica una volta tornati a casa.

Il metodo proposto è quello della discussione, sia nella scelta preliminare dell’argomento, sia nell’affrontare lo stesso in aula, sia, per coerenza, riguardo se stessa, ossia riguardo la scelta stessa della discussione come metodo.

Discutere significa, per noi, affrontare gli argomenti senza gerarchie: non crediamo nella separazione gerarchica di docente e discente, non crediamo nella lezione frontale intesa come trasmissione di nozioni e non crediamo nella guida di un criterio unico.

Ciò che proponiamo è di intendere il docente come un mediatore di voci, un proponitore, a volte un freno, ma sempre uno stimolo alla sostanza che è la volontà dei partecipanti. Proponiamo l’emergere delle argomentazioni in maniera libera, ma non per questo arbitraria e caotica, e proponiamo il criterio pragmatico della soddisfazione personale, di contro al criterio unico della verità impersonale.

Rivolto a tutti: ognuno di noi fa filosofia dalla nascita in poi.

Classificazione:   Formazione permanente – continua
Tipologia:   AUTOFINANZIATA
Durata:   30 ore
Frequenza:   Una sera alla Settimana – Vedi CALENDARIO CORSI
Orari:   Il corso è serale, dalle 19.30 alle 21.30
Sede di svolgimento:   Crema – Via Piacenza, 52C   c/o I.I.S. “Sraffa”
Inizio Corso:   Partenza prevista Ottobre

Avvio al raggiungimento del numero minino di allievi stabilito

Iscrizioni:   Aperte per tutto il mese di Settembre
Destinatari:   Inoccupati (persone alla ricerca di occupazione)

Disoccupati (lavoratori espulsi dal mercato del lavoro)

Occupati

Pensionati

Interessati

Modalità:   Frontale in aula
Strumentazione:   Lavagna LIM per proiezione di presentazioni, slide e immagini
Materiale rilasciato:   Dispense gratuite
Test in:  
Test out:   Verifica finale
Titolo rilasciato:  

Certificato di Frequenza e/o Attestato di merito

Il rilascio dell’attestato è subordinato al superamento di verifiche intermedie e dell’esame finale nonché ad una frequenza minima del 75 % delle ore totali di corso (per ciascuna materia di studio).

(Il programma può subire modifiche a discrezione dell’insegnante)

Il principale argomento del corso sarà la scoperta dell’atteggiamento filosofico; tuttavia tale scoperta non sarà effettuata solo discutendo astrattamente su di esso, ma soprattutto applicandolo ad argomenti concreti: scoprire facendo.

In linea quindi col metodo proposto, ci sarà sì un programma organico di argomenti scelto dal docente, ma ci sarà soprattutto la volontà di dar la precedenza alle proposte del pubblico, comunque coordinate dal docente e scelte in base a due metodi alternativi:

  • rotazione degli argomenti scelti da ciascun partecipante: tutti i partecipanti potranno proporre uno o più argomenti che verranno poi discussi a turno.

  • scelta democratica degli argomenti: in caso di non adeguato rapporto n° argomenti / ore di tempo, ogni partecipante potrà proporre un argomento e, tramite voto democratico e discussione, verranno selezionati gli argomenti proporzionali alle ore del corso.

In ogni caso, soprattutto agli inizi o nei momenti di difficoltà nella scelta da parte del pubblico, il docente avrà sempre, come detto, un insieme di argomenti da proporre, sia come programma di base, sia come questioni da suggerire in caso di mancato raggiungimento di un accordo riguardo gli argomenti emersi.

Alcuni esempi, parziali ed in bozza, di argomenti proposti dal docente (come detto, qui è esposta solo un’idea; l’effettivo programma sarà, in caso di Vostro interesse, discusso insieme):

  • Spegni il telefono e dimmelo negli occhi” – Questione della distanza morale

  • “Dalla rissa da strada ad Auschwitz” – Questione dell’esistenza e gratuità del male

  • “La bistecca non nasce al supermercato” – Questione dello sfruttamento animale

  • Non dire mai “ghisa” ad un vigile” – Questione dell’uso del linguaggio

  • “Per me conta il carattere, non l’aspetto fisico”– Questione mente/corpo in chiave estetica

  • “L’ingranaggio che incastrò l’uomo” – Questione del rapporto natura/cultura e tecnica

  • “La rivincita della medaglia di legno” – Questione del significato dello Sport

  • “Io faccio quel che voglio” – Questione dell’autonomia personale e dell’arbitrio

  • “Questa è solo la tua opinione, ma ho buone ragioni…” – Questione dell’argomentazione

  • “Sacrificarne uno per salvarne cento” – Questione dell’utilitarismo e deontologismo

Posto quanto scritto, il docente si riserva la trattazione, pur sempre condivisa, di un argomento necessario ai fini della comprensione di tutti gli altri argomenti e del senso stesso del corso.

L’argomento sarà cioè la trattazione del significato stesso del far filosofia: una filosofia della filosofia.
Possiamo considerare quanto proposto come un momento riflessivo avente come oggetto la stessa filosofia, una discussione “astratta” sull’atteggiamento filosofico e sulla filosofia come specifica disciplina, necessaria per capire che cosa stiamo propriamente facendo praticando la filosofia.

Tale astrattezza, come suggeriscono le ultime parole, si comprende, tuttavia, solo a partire da quell’unico fare che è la pratica filosofica.

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